E se vi dicessi che da una città del Sud Italia chiamata Reggio Calabria si riuscisse a scorgere la Fata Morgana mi prendereste per matta?
Allora leggete questo articolo e sognate insieme a me! (english version)
Esiste una città che dalla punta estrema della Calabria si affaccia sul famoso “stretto di Messina”, questa città si chiama Reggio (spesso noi del Sud omettiamo di chiamarla col nome completo di Reggio Calabria!) ed è il posto dove anni fa venne completato il chilometro più bello d’Italia…
Mesi fa mentre mi recavo in Sicilia, sfortuna (o fortuna) volle che m’imbattei in una fila stratosferica, neanche fossimo di fronte al padiglione del Giappone all’Expo di Milano :p, ed il traffico dirottato da Villa San Giovanni, dove abitualmente prendo il traghetto, verso il porto di Reggio Calabria.
Dopo aver superato la fase della fila di macchine con automobilisti in evidente stato di collera e camion alti quanto il Titanic (con camionisti ancora più incazzati), giungo nella famosa Reggio; in evidente ritardo sulla tabella di marcia decido, anzi decidiamo (ero con la mia amica di sempre Valentina), di rilassarci e di gettare coraggiosamente la spugna in qualche pasticceria del centro per poi passare alla passeggiata sul famoso lungomare.
Finalmente dopo la notizia di terminazione del blocco stradale ci mettiamo in marcia per ritornare a Villa San Giovanni e prendere il traghetto; una volta messo in moto una serie di eventi (o sfighe) misero il navigatore KO e vollero che sbagliassimo strada!
Eccoci così arrivate al porto di Reggio sole e sprovvedute; incontriamo un vecchio e saggio pescatore che indicandoci gentilmente la strada inizia a chiederci se conoscevamo il fenomeno della “Fata Morgana”.
Il pescatore ci racconta che in un lontanissimo mese di Agosto, addirittura risalente alle invasioni barbariche un Re barbaro che era giunto in quel periodo nella città reggina, aveva il desiderio di raggiungere la Sicilia e conquistarla; mentre si interrogava su come raggiungerla vide una bellissima ragazza, la fata Morgana la quale gli disse con voce soave “Vedo che guardi quell’isola meravigliosa e ne ammiri le distese di aranci e ulivi, i dolci declivi ed il suo magico vulcano. Io posso donartela se la vuoi!”. Per trarlo in inganno fece si che l’isola apparisse vicina al Re il quale si gettò in acqua convinto che con poche bracciate potesse arrivare nella bella isola… purtroppo per lui l’incantesimo si ruppe e morì ahimè annegato!
Il pescatore ci disse che da allora questo fenomeno appare tutti gli anni in particolari giorni dei mesi di Agosto e Settembre, perciò incuriosita (è colpa della mia mente scientifica che mi porta a razionalizzare!) feci delle ricerche.
In realtà si tratta di un fenomeno ottico che si verifica quando i raggi di luce sono molto incurvati dal passaggio attraverso strati di aria a diverse temperature; quando il tempo è sereno può capitare che uno strato d’aria calda sovrasti uno strato di aria molto più fredda e quando succede questo la differenza tra gli indici di rifrazione può portare alla formazione di un condotto atmosferico agente come una lente di rifrazione e producente una serie di immagini sia dritte che invertite. (per saperne di più!)
E’ un evento raro in quanto affinché si verifichi il fenomeno non basta avere solo un’inversione termica bensì dev’esserci la concomitante formazione di un condotto atmosferico.
Questo è quello che gli studiosi del fenomeno, insieme alla nostra parte razionale, ci vogliono far credere ;)… mi piace pensare che li da qualche parte Morgana, la fata delle acque, ci faccia raramente dono di questo spettacolo come successe anni or sono (magari senza cadere in mare stavolta!).